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Podcast e musei: 5 progetti interessanti da analizzare

Oggi se diciamo podcast, una gran fetta di persone si trova immediatamente a suo agio ripensando alle sue serie preferite che spesso riguardano temi come l’attualità o serie crime, come le famosissime Veleno o Indagini del giornalista Stefano Nazzi. 

Ma negli ultimi anni, complice il post pandemia, anche le istituzioni culturali hanno scelto di investire su questo tipo di contenuti. Così oggi, se parliamo di podcast e musei, abbiamo diversi progetti interessanti da analizzare.

Sono due anni che stiamo studiando il mondo del podcasting, in particolare inerente il settore della cultura, collaborando anche alla creazione di alcuni prodotti audio, e per questo abbiamo fruito di tantissime serie, alcune delle quali ci hanno conquistato positivamente, altre invece a nostro avviso sono state meno convincenti. 

Quindi qui vogliamo analizzare 5 progetti che secondo noi meritano di essere ascoltati e che coinvolgono realtà culturali iconiche del nostro paese. 

podcast e musei copertina

Musei e podcasting: una scelta comunicativa strategica

Di quali sono alcuni dei vantaggi che possono avere le istituzioni culturali che scelgono di investire sul podcasting, ne abbiamo parlato qui!

Podcasting e musei: quali sono i vantaggi?

Ma vogliamo entrare in profondità perché dobbiamo partire dalla visione iniziale che dovrebbero avere tutti i musei: affermarsi come luoghi da visitare con frequenza e non più una tantum, come si pensava anni fa.

Il museo può diventare un punto di riferimento della comunità locale e non solo essere la location di appeal per un turista occasionale (anche se ovviamente le visite dei turisti sono importanti).

E questa riflessione nasce perché non basta più che un museo stacchi un numero considerevole di biglietti, ma deve essere:

  • uno spazio di incontro in cui attivare capitale sociale e culturale;
  • promotore di un’idea di cultura inclusiva e sostenibile; 
  • incubatore di percorsi di formazione e conoscenza. 

E quindi ci si deve aprire ad un dialogo con le persone e, costruire una strategia di storytelling attraverso i podcast, può emozionare, creare empatia e suscitare curiosità. 

Se ti va di approfondire questo tema, partendo da alcuni esempi internazionali e da un’analisi del settore, abbiamo pubblicato questo articolo su Travel on Art.

Podcast per la cultura: perché inserirli in una strategia di comunicazione?

E ora riprendiamo ad approfondire il nostro discorso con degli esempi specifici di podcast di musei ben riusciti, per di più tutti italiani!

Podcast e musei: 5 esempi riusciti in Italia

Quando in Italia un museo sceglie di investire sulla realizzazione di un podcast, deve avvalersi di una società di produzione esterna (non crediamo esistano al momento istituzioni culturali così attrezzate per una produzione audio interna di alto livello). 

E così è stato per tutti e 5 i progetti che andremo ad analizzare. 

Per questo motivo alla base di questa decisione ci deve essere una strategia definita con degli obiettivi condivisi che possono essere per esempio: 

  • implementare il proprio target di riferimento, acquisendo nuovo pubblico;
  • fornire un servizio aggiuntivo ai visitatori del museo e, nello specifico, di una mostra in particolare;
  • fare divulgazione anche a chi, per motivi geografici per esempio, non potrebbe visitare la mostra pur essendo in target;
  • offrire un’esperienza di visita più immersiva ed emozionale etc etc.

I 5 podcast di cui ti parleremo in questo articolo condividono un aspetto importante: non sono podcast dedicati in generale al museo, ma hanno come focus una mostra specifica.

Palazzo Grassi e “Una specie di tenerezza”

“Una specie di tenerezza, Marlene Dumas tra parole e immagini” è il podcast che è stato realizzato da Chora Media, in collaborazione con Palazzo Grassi di Venezia.

Scritto da Ivan Carozzi, in occasione della mostra a Palazzo Grassi dedicata a Marlene Dumas, racconta la vita e alcune delle opere dell’artista sudafricana (ci sono anche alcuni stralci di un’intervista alla stessa artista).

Si tratta di una serie in 2 puntate ed è stata realizzata in lingua italiana, inglese e francese per raggiungere non solo il target italiano di fruitori della mostra, ma anche il pubblico straniero. 

A differenza dei contenuti audio fruibili solitamente all’interno del percorso espositivo, con focus specifici dedicati ad alcune opere, questo prodotto può essere fruito in qualsiasi momento e contesto, creando un legame intimo con l’ascoltatore che può scoprire la vita di questa artista, anche al di là della mostra.

Questa scelta, oltre a fornire uno strumento di approfondimento di valore ai visitatori della mostra a Palazzo Grassi, è importante per ispirare persone anche distanti geograficamente che possono comunque accostarsi al mondo di Marlene Dumas ed, eventualmente, maturare poi l’idea di andare a visitare la mostra per completare l’esperienza a livello fisico.

Noi abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le puntate prima di visitare la mostra e quindi quando ci siamo accostate alle prime opere avevamo una consapevolezza che ci ha permesso di entrare ancora più profondamente al cuore dell’esposizione. 

Palazzo Grassi e “Chronorama. Istantanee del Novecento”

Anche questo podcast è stato realizzato da Chora Media, in collaborazione con Palazzo Grassi di Venezia, in occasione della mostra “Chronorama – Tesori fotografici del 20° secolo”, una selezione di fotografie dall’archivio Condé Nast acquistata dalla Pinault Collection nel 2021 e mostrata per la prima volta al pubblico.

In questo caso la serie è composta da 3 puntate, sempre fruibili in italiano, inglese e francese, con la stessa vision di quello dedicato a Marlene Dumas. 

Si tratta di un interessante racconto del Novecento, narrato attraverso alcuni scatti iconici, scelti tra le 400 fotografie esposte. Nella prima puntata per esempio uno dei main focus è una fotografia scattata da Paul Thompson nel 1911 che ritrae la dottoressa Mary Walker, la prima donna che ha indossato i pantaloni in pubblico. 

Questo podcast è un viaggio alla scoperta del Novecento, un secolo di guerre e miserie, ma al tempo stesso di grande prosperità e bellezza, narrato attraverso eventi iconici, trasformazioni e rivoluzioni che straordinarie fotografe e straordinari fotografi hanno reso indelebili. 

Si tratta quindi di un contenuto perfetto per:

  • chi vorrebbe visitare la mostra e decide di approfondire alcuni degli scatti che potrà osservare di persona;
  • chi ha già visitato la mostra e vuole approfondire il suo contesto storico e sociale,
  • un appassionato di fotografia che, per eventuali motivi geografici, potrebbe non riuscire a visitare la mostra, ma desidera esperirla da lontano, attraverso l’ascolto di aneddoti e storie di vita di fotografi dell’epoca;
  • un appassionato di storia del Novecento che vuole ripercorrere alcuni momenti salienti grazie allo sguardo dei fotografi di allora. 

Scuderie del Quirinale e “A fari spenti”

“A fari spenti” è il podcast che è stato realizzato da Chora Media, in collaborazione con le Scuderie del Quirinale: si tratta di una serie in 5 puntate ed è stata realizzata solo in lingua italiana.

Scritto da Ilaria Orrù e Simone Clemente, in occasione della mostra alle Scuderie del Quirinale “ARTE LIBERATA 1937-1947. Capolavori salvati dalla guerra, racconta dell’arte salvata e degli eroi e delle eroine che hanno reso questa storia realtà. 

Nel corso di questi 5 episodi, la voce del giornalista Francesco Oggiano ci accompagna alla scoperta di momenti decisivi della storia italiana attraverso un viaggio fatto di capolavori, musei, ma soprattutto di persone che hanno rischiato la vita per tutelare il patrimonio artistico da salvare.

Nonostante non abbiamo avuto la possibilità di visitare la mostra, abbiamo divorato questo podcast perché non solo ha dato informazioni utili sull’esposizione in corso, ma ha dato voce ad un capitolo troppo spesso dimenticato della storia italiana, che accomuna tutti noi.

Un podcast emozionale ed immersivo, con tantissimi contributi audio di esperti di storia, arte e conservazione del patrimonio artistico: si tratta di uno degli esempi di storytelling a nostro avviso più riusciti.

Fare del contesto il cuore di una storia e lasciar parlare i protagonisti dell’epoca attraverso le opere d’arte che sono visibili solo grazie a loro: davvero un ottimo contenuto!

podcast e musei a fari spenti
@Spotify

Gallerie D’Italia e “Gregory Crewdson. Eveningside”

“Gregory Crewdson. Eveningside” è il podcast che è stato realizzato da Chora Media, in collaborazione con Gallerie D’Italia e Intesa San Paolo On Air: si tratta di una serie in 2 puntate ed è stata realizzata solo in lingua italiana.

Si tratta di un podcast dedicato al mondo del celebre fotografo statunitense che era in mostra proprio a Gallerie D’Italia a Torino.

In questo caso si è scelto di proporre un dialogo tra il giornalista Mattia Carzaniga e quattro ospiti d’eccezione: il giornalista e scrittore Mario Calabresi, la critica cinematografica Mariarosa Mancuso, la giornalista e critica letteraria Marta Ciccolari Micaldi e l’illustratore Emiliano Ponzi.

Un racconto che unisce ricordi ed esperienze personali legate agli Stati Uniti d’America e ripercorsi attraverso quello che è lo sguardo del fotografo. Ogni scatto di Crewdson infatti è una sceneggiatura, un set incredibile e gli ospiti hanno riflettuto non solo sul suo modo di interpretare e guardare, ma anche sul suo talento artistico nel creare set unici nel loro genere. 

Il format dell’intervista è stato molto adatto ed è riuscito benissimo in particolare nella prima puntata: la seconda ha avuto un ritmo più lento in alcuni passaggi, ma ha comunque offerto vari excursus di approfondimento sul paese Stati Uniti e sulla staged photography di Crewdson. Un contenuto di nicchia, ideale per chi segue il suo lavoro e in generale per gli appassionati di fotografia.

Museo Nazionale Romano e “L’istante e l’eternità, Tra noi e gli antichi “

“L’istante e l’eternità, Tra noi e gli antichi” è il titolo del nuovo podcast realizzato da Chora Media per la Direzione Generale Musei e per il Museo Nazionale Romano, in occasione della mostra omonima alle Terme di Diocleziano. 

In questo caso si tratta di un unico episodio in lingua italiana che si afferma come strumento di accompagnamento per il visitatore che decide di visitare la mostra alle Terme di Diocleziano a Roma. 

La voce narrante di Orsetta de Rossi si mescola a citazioni e frammenti di interviste ai curatori della mostra (il Direttore generale Musei Massimo Osanna, il Direttore del Museo Nazionale Romano Stéphane Verger e la storica dell’arte Maria Luisa Catoni).

Questo podcast percorre è un affascinante viaggio nel tempo che ci invita a riflettere sul ruolo dell’archeologia e degli studi classici nella contemporaneità. 

Due elementi distintivi sono la scelta della voce narrante di un’attrice, intensa e avvolgente, e la proposta sonora immersiva, destinata a rendere il nostro itinerario ancora più emozionante e anche personale. 

Se ti interessa approfondire il tema delle istituzioni culturali e del suono, abbiamo pubblicato un articolo qui!

Leggi: I musei e la sfida del suono!

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