Quando abbiamo creato il nostro progetto editoriale Travel on Art, ormai più di 7 anni fa, avevamo chiaro che il blog sarebbe stato il cuore; poi sono arrivati i social, la newsletter, il podcast e gli ebook.
Avere un progetto multicanale è certamente impegnativo perché bisogna dedicare il giusto tempo e una creatività ad hoc ad ogni piattaforma, ma porta anche ad importanti risultati.
Per questo vogliamo condividere con te la nostra collaborazione con Silvana Editoriale, nell’ambito della mostra “L’Occhio in Gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte” a Palazzo del Monte di Pietà a Padova, in conclusione il 26 febbraio 2023.
Cosa si intende per “approccio multicanale”?
Con multicanale ci si riferisce all’implementazione di una strategia di marketing su più canali o piattaforme, per ottimizzare le opportunità per interagire con potenziali clienti o utenti in target con l’esperienza narrata, secondo una logica integrata e coordinata.
I canali digitali infatti sono una presenza determinante in gran parte delle fasi del percorso di acquisto, che si tratti di un’esperienza o di un prodotto.
Se alcune persone si dedicano alla lettura di recensioni di articoli di blog, altre ascoltano podcast e altre ancora si fanno ispirare da uno short video sui social. Attraverso una strategia di content marketing multicanale puoi quindi sviluppare diversi touchpoint, in più fasi del marketing funnel.
Promuovere una mostra: la nostra strategia di content creation per “L’occhio in gioco”
Fino a qualche anno fa erano pochissime le realtà culturali che si affidavano ad influencer e content creator per promuovere una mostra.
Nel caso della mostra “L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte” è stata organizzata una campagna di digital pr, coinvolgendo più professioniste e professionisti.
Ecco come si è sviluppato il nostro iter di lavoro:
- siamo state contattate via email e abbiamo concordato una prima call con il cliente per confrontarci sui suoi obiettivi e avere un brief della mostra. Con Travel on Art non partecipiamo mai a tutte le mostre e a tutti gli eventi che ci vengono proposti, ma solo a quelli che hanno un determinato focus sul contemporaneo, un certo tipo di allestimento e sappiamo che possono essere di reale interesse per la nostra community;
- abbiamo lavorato alla nostra proposta di attività di content marketing multicanale e al budget;
- abbiamo ricevuto il feedback positivo del cliente sulla proposta professionale ed economica;
- abbiamo trascorso una giornata a Padova, visitando la mostra e incontrando i curatori;
- abbiamo prodotto i vari contenuti e li abbiamo pubblicati secondo le richieste di timing concordate;
- abbiamo realizzato un report finale con i dati delle singole attività svolte.
Ma, entriamo ancora di più nello specifico di quest’attività di content marketing multicanale, per raccontarti quali sono i vari contenuti che abbiamo realizzato, su quali canali e con quali obiettivi.
Per Instagram abbiamo realizzato un set di IG stories live durante la visita alla mostra e poi abbiamo pubblicato un reel in partnership con il profilo IG di Palazzo del Monte di Pietà.
Per Facebook abbiamo condiviso una gallery fotografica, raccontando la nostra esperienza in mostra.
Con i contenuti social (Facebook e Instagram) abbiamo intercettato la domanda latente, cioè persone interessate all’arte che non conoscevano l’esistenza di questa mostra e potevano diventare visitatrici e visitatori.
Per il blog invece abbiamo lavorato su 2 fronti:
- un articolo dedicato interamente alla mostra e alla nostra esperienza di visita, corredato di immagine e con collegamento al reel;
- inserimento di un paragrafo dedicato alla mostra all’interno di un articolo di una rubrica che sviluppiamo su base mensile sul blog, con focus sulle mostre da non perdere ogni mese.
Con i contenuti realizzati sul blog abbiamo raggiunto un pubblico organico che stava cercando idee e ispirazioni per le mostre da visitare, in generale in Italia o nello specifico a Padova.
Infine l’ultimo contenuto è stata una puntata sul nostro podcast Art&Chips in cui abbiamo chiacchierato con i curatori della mostra, scoprendo il dietro le quinte, e abbiamo condiviso alcuni consigli sulla visita.
Il nostro obiettivo, attraverso il podcast, era di fornire un approfondimento utile e interessante sia pre che post visita.

Quando la content creation tiene conto del creator, ma anche del cliente
Un aspetto importante che non vogliamo tralasciare riguarda il nostro reel.
Quando abbiamo lavorato allo storyboard del contenuto, sapevamo che lo avremmo pubblicato pochi giorni dopo l’inizio della mostra e quindi il nostro focus era creare nello spettatore un senso di curiosità e stupore, facendolo immedesimare nella nostra esperienza di visita.
Il cliente ha apprezzato particolarmente il taglio del nostro video reel e ci ha chiesto, aggiuntivamente, di poterlo utilizzare per una campagna di sponsorizzazione dedicata alla mostra.
Per un content creator è una soddisfazione se il cliente si identifica e si riconosce in un tuo contenuto.
Alcuni dati utili del nostro report + un “effetto collaterale”
Misurare l’impatto che hanno avuto i propri contenuti sul web è fondamentale non solo per il cliente, che può valutare la riuscita o meno del suo investimento, ma anche per chi li crea.
Ecco alcuni dati che vogliamo condividere sulla nostra campagna di content marketing culturale:
- il totale delle persone che abbiamo raggiunto attraverso i contenuti social e del blog sono più di 50.000;
- il totale delle interazioni che abbiamo ricevuto su blog e social è di oltre 30.000.
E a chi diceva che i blog sono morti, vogliamo specificare qualche altro dato:
- in appena un mese, l’articolo verticale dedicato alla mostra ha avuto 2500 visualizzazioni di pagina con un tempo medio di permanenza di quasi 3 minuti;
- in appena un mese, l’articolo con paragrafo verticale, dedicato alle mostre da non perdere a novembre, ha avuto 8667 visualizzazioni di pagina con un tempo medio di permanenza di 2 minuti e 12 secondi.
Ma qual è il piacevole effetto collaterale che abbiamo citato?
Una persona che ci segue sui social ha visto il nostro reel e ha deciso di andare a vedere la mostra. Il risultato è che è rimasta così soddisfatta dell’esperienza di visita che ha scelto di organizzare con la sua agenzia un evento aziendale di medici oculisti proprio all’interno della mostra a Palazzo del Monte di Pietà a Padova.
Quindi con il nostro lavoro non abbiamo solo raggiunto persone appassionate d’arte e in cerca di una mostra da vedere, ma una professionista che ha organizzato un evento di team building, target salute, all’interno di uno spazio della cultura: è stata una grande soddisfazione quando ci ha scritto per dircelo.
Quindi i social e il digitale in generale possono davvero creare connessioni inattese e il settore della cultura può ancora sperimentare tanto in quest’ottica!
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